Un genere musicale tutto da scoprire, poco presente nel panorama discografico italiano. Un team che riunisce nomi di spicco tra gli strumentisti e tra le voci. Un artista del fumetto e il suo personaggio che hanno esplorato il mondo dei sogni. E’ “Bonne nuit” (Egea Distribution), un audiolibro che vede insieme Guido Crepax che disegna i sogni di una Valentina bambina, il figlio Antonio Crepax che scrive i testi, Diego Bajardi, pianista e arrangiatore, che ci mette la musica. In piu’, Domenico Cambareri, notaio e produttore discografico per passione. “Bonne Nuit” riunisce tre forme di espressione creativa: la musica, il disegno e la scrittura. Registrato mixato e masterizzato da Stefano Mariani presso lo Studio Omnia-Beat, il progetto vede contributi musicali di Stefano Bagnoli, Francesco d’Auria, Tullio de Piscopo, Andrea Dulbecco, Riccardo Fioravanti, Paola Folli, Paolo Fresu, Massimo Germini, Helena Hellwig, Albert Hera, Patrizia Laquidara, Petra Magoni, Stefano Mariani, Antonello Salis, Giulio Visibelli e Cristina Zavalloni. Da anni Diego Baiardi si dedica alla ricerca e all’adattamento di preziosi esempi di musiche e canzoni della tradizione popolare per addormentare i bambini. Seguendo sia un ordine temporale che un percorso geografico, “Bonne Nuit” offre una variegata selezione di ninne nanne, riscoprendo melodie – alcune piu’ famose, altre meno note – lontane nel tempo e nello spazio. La chiave interpretativa scelta e’ quella di una rivisitazione in chiave jazzistico/acustica che permette a voci con diversi timbri – alcune piu’ calde e corpose, altre piu’ nitide e angeliche – di caratterizzare e impreziosire i singoli brani. Il team musicale si compone di due nuclei, uno di stampo prettamente jazzistico e l’altro di derivazione etno-acustica, entrambi ben rappresentati da nomi di spicco nel panorama nazionale. Non a caso, oltre e piu’ che al bambino, questa proposta discografica e’ dedicata proprio all’adulto-bambino, al sognatore che e’ in ognuno di noi, sia esso genitore o meno. Le immagini. Lo spirito jazzistico e la vena intimista che permea questo lavoro, cosi’ come pure l’interesse per la dimensione onirica della nostra vita, ha suggerito poi l’allargamento a un’altra forma d’arte, il disegno, che, in sintonia con la musica, accompagnasse l’ascoltatore/lettore in questo viaggio. Si e’ trattato di una scelta istintiva e quasi obbligata. Chi meglio di Guido Crepax con la sua Valentina avrebbe potuto rappresentare questo viaggio con immagini coinvolgenti e raffinate? Il mondo dei sogni e quello delle fiabe non hanno segreti per questo autore. Nel libro che accompagna questo CD, le visioni a occhi aperti e i sogni di una Valentina bambina sconosciuta ai piu’, offrono una rappresentazione intima e rarefatta del momento in cui dalla realta’ si passa, senza scosse o interruzioni narrative, al sogno fonte di nuove storie. Infine le parole. Descrivendo i passaggi piu’ o meno logici esistenti tra realta’, veglia, fiaba, ninna nanna, dormiveglia, sonno e infine sogno, le parole rafforzano il legame tra musica e immagini. Restando in famiglia, questo viaggio per musica e immagini e’ raccontato da Antonio Crepax, figlio di Guido, anch’esso amante del jazz e convinto sostenitore del fatto che la dimensione del gioco e del sogno siano essenziali nel rapporto tra adulti e bambini. Riportando ricordi infantili e citazioni, analizzando il valore e il significato delle singole parole che compongono le ninne nanne e descrivendo le emozioni e le riflessioni stimolate da musica e immagini, egli indaga le numerose relazioni tra la ninna nanna e la fiaba, come momenti essenziali di evasione controllata.

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